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al testo di Alessandro Martino
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Tengo le finestre aperte alla notte la vasta sordità di un punto di universo e un fitto di grilli mi appartiene che per adesso siedo.
Ho dato a me del vino un po' di amore ai gatti e del veleno ai topi restituendo così agli uni e agli altri l'idea che mi sono fatto del mondo.
Bevo e Siedo come uno senza chiedere che poi chiede pace al cielo, una barlume di luce al buio una cenno di ringraziamento al gatto e un origlio di vita in soffitta del topo.
Bevo e Siedo come uno che non chiede e chiede a tutti tranne a se stesso. Il fitto dei grilli, il punto di universo i gatti e i topi adesso tutto possono.
Che intanto, la mia sorda esistenza ha avuto sonno.
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